Giovedì 23 Gennaio 2020
COMUNICATO STAMPA
RICORDANDO GHIZLAN
E’ passato 1 anno esatto da quando Ghizlan El Hadraoui ha denunciato il marito per minacce.
Lo stesso marito, che due settimane dopo, il 7 Febbraio 2019, decideva di ucciderla a coltellate e bruciarne il corpo, lasciando così i propri figli orfani, senza la possibilità di vederla per l’ultima volta e porgerle l’estremo saluto.
Ghizlan era una donna solare, così la descrivono le sue amiche; voleva vivere, e voleva essere felice, lavorando e crescendo i suoi 2 figli, lontano da un marito violento dal quale si era separata 8 mesi prima.
La sua morte e la sua storia ricordano quelle di tante donne uccise dai propri partner o ex partner: donne coraggiose che sono state ammazzate per aver detto basta alla violenza e per essersi volute separare.
A quasi un anno dalla sua morte, è iniziato oggi, 23 Gennaio 2020, il processo contro il marito Khalil Laamane. Nel togliere la vita a Ghizlan l’assassino ha colpito tutte le persone che la amavano, i suoi figli, la famiglia, i suoi fratelli e le sue amiche. E ha colpito indirettamente la nostra Associazione e tutte le donne che, come Ghizlan, cercano di uscire dalla violenza.
Per questo, e in memoria di Ghizlan, l’Associazione Casa delle Donne contro la Violenza Onlus si è costituita parte civile nel processo contro Khalil Laamane, per dire con forza che “chi tocca una di noi, tocca tutte”, per sancire il diritto inviolabile di ogni donna a cambiare strada, liberarsi dalla violenza e da un compagno o un marito che non la rende felice.
La sentenza verrà emessa tra solo una settimana, Ghizlan e tutte le donne aspettano giustizia.