Tocca alla donna riformulare la questione della violenza

“Dio è violent”

L’incontro con Luisa Muraro e il suo “Dio è violent” apre, non a caso, la rassegna di eventi per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne. Non a caso perché “Dio è violent” parte proprio da un’analisi della violenza e del suo utilizzo nella nostra società e di quanto sia necessario non rinunciare alla propria forza per dare risposte inattese a un mondo che inquadra le esistenze in schemi rigidi e tacitamente violenti.

Partire da “Dio è violent” significa quindi aprire a una riflessione nuova e trasformatrice del nostro stare in relazione con la violenza, che esiste e alla quale non è possibile rinunciare – Muraro infatti rifiuta il confine indicato dalla “predicazione antiviolenza”, ossia quello che distingue forza e violenza in quanto “lo sconfinamento è inevitabile”, ma esiste una “misura da cercare” che equivale a “una violenza giusta” misurata non sul diritto ma sulle circostanze storiche – e proprio tenendo conto di questo diventa necessario riappropriarsi di quella forza che non sottrae alla realtà e permette di trasformarla.

 foto da poesia.blog.rainews24.it

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