La violenza assistita intrafamiliare

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società
Corso di laurea triennale in
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE

UN MALTRATTAMENTO DIMENTICATO. LA VIOLENZA ASSISTITA INTRAFAMILIARE

A forgotten maltreatment. Witnessing Interparental Violence

Candidata Giulia Ghiaroni

Relatrice Professoressa Paola Corsano
Correlatrice: Professoressa Ada Cigala
Anno Accademico
2013/2014

Introduzione

“Dicono che gli orchi non esistono più
invece gli orchi esistono ancora.
Il mio papà di giorno è un avvocato
e di notte un orco.”
(Per voce sola, Susanna Tamaro)

“I maltrattamenti e gli abusi dell’infanzia sono, nella maggior parte dei casi, perpetrati
all’interno della famiglia. Tali esperienze assumono, per le piccole vittime, caratteristiche che
vanno oltre la normale capacità di resilienza e di adattamento di un bambino. Ne derivano
conseguenze fortemente lesive sul piano fisico, psicologico e dell’identità personale del minore
e sofferenze devastanti, che si manifestano nel breve periodo, ma che possono trascinarsi nel
tempo, fino all’età adulta, dando origine a disturbi e patologie gravi (Depalmas, Cilio, 2012).
La violenza sui minori produce effetti negativi, non solo quando è direttamente perpetrata su
di essi, ma anche quando i bambini ne diventano involontari testimoni, come nel caso della
violenza assistita intrafamiliare.
Per violenza assistita intrafamiliare si intende “l’esperire da parte del/della bambino/a
qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale,
psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento o su altre figure affettivamente
significative adulte o minori. Si include l’assistere a violenze messe in atto da minori su altri
minori e/o sul altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti ai danni di animali
domestici. Il bambino può fare esperienza di tali atti direttamente (quando essi avvengono nel
suo campo percettivo), indirettamente (quando il minore ne è a conoscenza), e/o percependone
gli effetti” (CISMAI, 2005)…”

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