Comunicato stampa. Costituzione parte civile Associazione Casa delle donne contro la violenza

L’Associazione Casa delle donne contro la violenza Onlus, ha deciso di costituirsi parte civile al
processo che vede imputato il Sig. Esposito Raffaele, per i reati di femminicidio, violenza sessuale e
tentata violenza sessuale ai danni di tre donne, nel periodo dal 24 Agosto al 2 Settembre 2018. Il
prossimo 18 Luglio 2019 si terrà presso il Tribunale di Modena la prima udienza, alla quale
presenzieremo. Ci asteniamo dal pubblicare i nomi delle donne coinvolte ancora in vita, in quanto
non desideriamo utilizzare i loro corpi né partecipare alla diffusione di informazioni così delicate e
dolorose a fini mediatici.

Riteniamo che i reati commessi siano di una gravità inaudita: l’imputato ha agito volontariamente vere
e proprie aggressioni sessuali, premeditate e mostrando un senso di impunità nei suoi intenti
predatori nei confronti delle donne attaccate. Oltre alle aggressioni sessuali, messe in atto a distanza
di pochi giorni, in data 30 Agosto 2018 uccideva senza pietà Nicoleta, bruciandone il cadavere per
non lasciarne traccia.

Lavoriamo da 30 anni per la tutela e il rafforzamento della donna rispetto a tutte le forme di violenza
e prevaricazione che si trova a fronteggiare in quanto donna a Modena e Provincia. Lo facciamo
attraverso un lavoro di informazione, ascolto, attraverso centri anti-violenza, sportelli di accoglienza,
assistenza legale, attraverso contatti con i servizi territoriali, attraverso case rifugio e/o ospitalità per
donne e minori, e dunque attraverso la creazione di una rete di concreto sostegno per le donne.
Per questi motivi, e per sostenere i diritti e l’autodeterminazione delle donne e una vita libera da
qualsiasi tipo di violenza, sia essa fisica, psicologica, economica o sessuale ci sentiamo di costituirci
parte civile per denunciare esplicitamente la violazione messa in atto dall’imputato contro tutti i diritti
delle donne, e contro tutto quanto la nostra Associazione ha svolto e sta svolgendo in questi anni.

Scarica il pdf del comunicato qui